L’episodio di furto con esplosivo ha scosso il territorio di San Marino nella notte tra sabato e domenica. Intorno alle prime ore, un boato è stato avvertito anche da alcune persone all’interno di un bar di Gualdicciolo, segnale che i malviventi hanno fatto esplodere un bancomat presso la filiale di Carisp, situata vicino al confine.
Dopo l’esplosione, alcuni sospetti sono stati visti allontanarsi rapidamente dall’area. Le indagini delle autorità sanmarinesi si concentrano sull’ipotesi che l’obiettivo fosse la filiale di Carisp, senza segnalazioni di episodi simili nelle zone circostanti. L’attacco pare sia stato pianificato con una tecnica nota come “della marmotta”, che consiste nell’utilizzare un ordigno imbottito di polvere pirica o gas inserito nello sportello o nelle vicinanze, innescato tramite miccia o comando a distanza.
L’intervento di un vigilante avrebbe inoltre sparato colpi d’arma da fuoco, probabilmente per intimidire i malviventi o proteggere il personale e i clienti. La detonazione ha provocato danni strutturali all’interno della filiale, con mobili e controsoffitti gravemente danneggiati. La banca ha annunciato la chiusura temporanea della filiale per tutta la giornata di domenica.
Non sono ancora chiare le dimensioni del bottino, e non si sa se i ladri siano riusciti a portare via denaro o altri oggetti di valore. La presenza di sistemi di sicurezza all’interno dell’istituto non è stata specificata. La vicenda si inserisce in un contesto di episodi simili che hanno coinvolto altri istituti bancari nelle settimane scorse, tra cui tentativi e colpi riusciti a filiali di BSI, BAC e BSM, spesso con modalità simili e con l’uso di esplosivi.
Gli investigatori ipotizzano che possa trattarsi della stessa banda responsabile di altri furti notturni nelle zone di confine e interne, come quelli di giugno e agosto 2022, che hanno coinvolto le filiali di Faetano e Gualdicciolo. La serie di attacchi ha alimentato l’allarme tra le forze dell’ordine e i residenti, mentre le autorità sanmarinesi continuano le indagini per identificare i responsabili.